venerdì 10 ottobre 2008

Non tutto il petrolio vien per nuocere ...( vi assicuro non sono impazzito..)

Oggi vi racconto una storia. Che in parte s’intreccia con la mia. Spero di non annoiarvi. 10 anni fa ho iniziato questo lavoro su alcuni impianti idroelettrici. Successivamente fui sposato sul settore eolico, non mi affascinava, non ci capivo niente e sostanzialmente non me ne fregava un cavolo. Anche il mondo dell’energia, dovete sapere, ha le sue gerarchie. Lavorare ad un impianto idroelettrico, o meglio concepirlo, è sempre da considerasi come giocare in serie A, diciamo, perché ci si sente l’elite sopraffina, bisogna avere competenze idrauliche, ambientali, meccaniche, geotecniche e anche sulla generazione elettrica molto spinte, bisogna avere una vasta preparazione e una gran capacità di sintesi di tutti gli aspetti, abbiamo a che fare con opere assolutamente prototipiche, non c’è nulla che possa essere fatto in serie, non è permesso sbagliare i dati in ingresso come portata, salto, il concept idraulico e meccanico della macchina, gli organi di intercettazione, le valvole, le paratoie i canali di adduzzione e rilascio….insomma un lavoro complesso, per pochi pazzi scontrosi che riescono a isolarsi a tratti dal mondo e a disegnare le loro follie. Per me che da quel mondo venivo, essere retrocesso a resposnsabile per le campagne anemologiche era come passare dal Milan alla Ternana. Mi viene affiancato un giovane ingegnere neolaureato, meccanico, uno che era un portento con la logistica, a capo della squadra montatori, un inguaribile sognatore. Mi parlava sempre di inventare un sistema per posare le WTG in mare, anche sui fondali profondissimi dei mari italiani: “se ci sono le piattaforme petrolifere…”. La mia consueta risposta era “ per adesso speriamo di metterli sulla terraferma, gerardo,… Dopo circa un anno una mattina mi dissero che Gerardo se n’era andato senza neanche preavvisare. Mollato lavoro, amici, azienda in un batter d’occhio. Da allora non l’avevo rivisto né sentito. Il 3 ottobre ero in fiera a Roma, e passo distratto davanti all’ennesimo stand, mi sento chiamare, è gerardo. Dopo i soliti convenevoli scopro di che cosa si è occupato fino ad oggi. E mi racconta del sogno, diventato realtà, con l'aiuto di Martin, un'altro comune amico tedesco, del progetto BLU H (pron. Blueage). Ecco di che cosa si tratta, e scoprite voi stessi cosa cavolo centra il petrolio con gerardo, le coste abruzzesi, il centro oli, ortona, ecc. .. d’altra parte non fu forse Nobel, l’inventore della dinamite, a dar vita all’omonimo premio mondiale per la pace nel mondo?

http://www.bluehgroup.com/

2 commenti:

maria rita ha detto...

Ma se lo possono fare in Massachussetts, perche' non lo si puo' fare in Abruzzo a (dico per dire) 100 km dalla costa cosi neppure si vedono? Ciao - MR

Nestore ha detto...

Caro mondo Blu, a me questa storia degli (pseudo) ambientalisti che si straccianole vesti quando vedono due pale eoliche mi fa veramente girare le...pale.
Ultima a Vasto: esultanza perchè il governo italiano (lo sappiamo, così sensibile all'ambiente) ha bloccato il parco eolico....BRAVI, ma perché non facciamo lo stesso casino per bloccare il vero scempio, quello petrolifero? Certo, questi piloni in mezzo al mare possono essere poco carini (a me invece piacciono pure, che ci volete fare?), ma santiddio, possibile non capire che così non facciamo altro che dare voce a coloro che hanno imparato la lezioncina a memoria e che, appena fiati, ti accusano di essere il solito ambientalista del NO? Basta pensare al referendum sul nucleare: tutti gli altri regolarmente boicottati o disattesi (ve lo ricordate quello sul finanziamento pubblico ai partiti?). Bene, quell'esito referendario è stato stranamente preso alla lettera: niente nucleare (meno male, aggiungo io) ma anche niente eolico, niente solare, niente di niente, masolo PETROLIO....guarda caso!
Ti saluto MOndo Blù, grazie per questa chicca. Facciamolo questo benedetto parcoeolico sul nostro mare adriatico e...mettiamolo lontano, fuori della portata visiva di questi imbecilli (mi riferisco a quelli in buona fede, gli altri sono solo compari dei petrolieri). Lì, almeno, soffiano venti forti e costanti (l'ho letto sul sito da te indicato) che coprono la voce di questi farisei da quattro soldi. Ciao. NESTORE