lunedì 23 febbraio 2009

il metano si fa con la CO2

tratto dalla Newsletter di GALLILEO:
Messo a punto un nuovo sistema in grado di convertire anidride carbonica e vapore acqueo in idrocarburi con la luce solare. Con un'efficienza 20 volte maggiore rispetto a quelli attuali
E se una soluzione ai problemi energetici arrivasse proprio dalla CO2? Niente di cui stupirsi: la molecola più nota per la sua influenza sul clima del pianeta potrebbe rivelarsi una preziosa fonte di energia, grazie alle nanotecnologie.
Nano Letters pubblica lo studio di Craig Grimes, della Pennsylvania State University, che ha guidato il suo gruppo nella realizzazione di un dispositivo in grado di convertire una miscela di CO2 e vapore acqueo in idrocarburi del tutto analoghi a quelli presenti nel metano e in altri gas naturali. La possibilità era già nota, ma il nuovo sistema riesce a sfruttare per la prima volta la luce solare - e non la sola radiazione ultravioletta - e mostra efficienze di conversione venti volte superiori a quelle raggiunte in precedenza.
Per ottenere questi risultati, i ricercatori hanno utilizzato nanoparticelle di diossido di titanio, che agiscono da catalizzatori e promuovono la conversione di anidride carbonica in metano e in altri composti organici. In particolare è stato costruito un materiale composto da nanotubi di diossido di titanio, lunghi circa 40 micrometri (milionesimi di metro) e larghi 135 nanometri (miliardesimi di metro). Esposto alla luce solare, la sua ampia superficie di contatto - su cui avviene la reazione - ha permesso di ottenere 160 microlitri di idrocarburi l'ora per grammo di nanotubi, a partire da vapore acqueo e anidride carbonica.
La messa a punto di dispositivi di questo genere apre la strada a nuovi metodi per sottrarre dall'atmosfera il principale responsabile dell'effetto serra, convertendolo peraltro in carburante di pronto utilizzo. Nonostante l'efficienza ottenuta sia molto elevata rispetto a quella di dispositivi precedenti, pensare a qualsiasi applicazione commerciale è, per ammissione stessa di Grimes, ancora prematuro: “Avviare ora una produzione sulla base del nostro prototipo condurrebbe al fallimento”. I prossimi passi per lo sviluppo di questa tecnologia sono però già chiari: “Stiamo lavorando per uniformare la risposta catalitica dei nanotubi, utilizzando nanoparticelle di rame. Questo dovrebbe aumentare di due ordini di grandezza la resa della conversione”.

martedì 3 febbraio 2009

tra Jacobson e le veterinarie di paese...


È la prima analisi quantitativa condotta sulle fonti alternative ai combustibili fossili, attraverso la valutazione di una serie di criteri, che comprendono:

le emissioni in atmosfera,

la sicurezza energetica

gli impatti sulla salute umana, sugli ecosistemi e sulle risorse idriche.
Il modello di analisi adottato da Jacobson si è basato sul ricorso a ciascuna fonte considerata per alimentare il fabbisogno energetico degli autoveicoli circolanti negli Stati Uniti, ipotizzando un parco macchine interamente elettrico.
Al primo posto della graduatoria così stilata, risulta l'eolico, seguito dal solare a concentrazione, dalla geotermia, dalle maree, dal solare fotovoltaico, dall'energia dalle onde e dall'idroelettrico.
Chiudono, invece, la classifica il nucleare, il carbone a tecnologia CCS, l'etanolo da granturco e l'etanolo da cellulosa dell'erba.
Queste ultime fonti energetiche necessitano, infatti, di superfici più ampie, provocando impatti maggiori al territorio ed alla fauna e causano un maggiore inquinamento atmosferico.
Il nucleare presenta problemi di sicurezza energetica ed ha bisogno di tempi lunghi per la realizzazione delle centrali.
La conclusione di Jacobson?
"La filosofia per la quale dobbiamo tentare un po' di tutto è sbagliata. Occorre invece concentrarsi sulle tecnologie che producono i maggiori benefici. E noi sappiamo quali sono. A cominciare dall'eolico"

qui di seguito riportiamo per intero l'articolo di jacobson:


Review of solutions to global warming, air pollution, and energy security
Mark Z. Jacobson

This paper reviews and ranks major proposed energy-related solutions to global warming, air pollution mortality, and energy security while considering other impacts of the proposed solutions, such as on water supply, land use, wildlife, resource availability, thermal pollution, water chemical pollution, nuclear proliferation, and undernutrition. Nine electric power sources and two liquid fuel options are considered. The electricity sources include solar-photovoltaics (PV), concentrated solar power (CSP), wind, geothermal, hydroelectric, wave, tidal, nuclear, and coal with carbon capture and storage (CCS) technology. The liquid fuel options include corn-ethanol (E85) and cellulosic-E85. To place the electric and liquid fuel sources on an equal footing, we examine their comparative abilities to address the problems mentioned by powering new-technology vehicles, including battery-electric vehicles (BEVs), hydrogen fuel cell vehicles (HFCVs), and flex-fuel vehicles run on E85. Twelve combinations of energy source-vehicle type are considered. Upon ranking and weighting each combination with respect to each of 11 impact categories, four clear divisions of ranking, or tiers, emerge. Tier 1 (highest-ranked) includes wind-BEVs and wind-HFCVs. Tier 2 includes CSP-BEVs, geothermal-BEVs, PV-BEVs, tidal-BEVs, and wave-BEVs. Tier 3 includes hydro-BEVs, nuclear-BEVs, and CCS-BEVs. Tier 4 includes corn- and cellulosic-E85. Wind-BEVs ranked first in seven out of 11 categories, including the two most important, mortality and climate damage reduction. Although HFCVs are much less efficient than BEVs, wind-HFCVs are still very clean and were ranked second among all combinations. Tier 2 options provide significant benefits and are recommended. Tier 3 options are less desirable. However, hydroelectricity, which was ranked ahead of coal-CCS and nuclear with respect to climate and health, is an excellent load balancer, thus recommended. The Tier 4 combinations (cellulosic- and corn-E85) were ranked lowest overall and with respect to climate, air pollution, land use, wildlife damage, and chemical waste. Cellulosic-E85 ranked lower than corn-E85 overall, primarily due to its potentially larger land footprint based on new data and its higher upstream air pollution emissions than corn-E85. Whereas cellulosic-E85 may cause the greatest average human mortality, nuclear-BEVs cause the greatest upper-limit mortality risk due to the expansion of plutonium separation and uranium enrichment in nuclear energy facilities worldwide. Wind-BEVs and CSP-BEVs cause the least mortality. The footprint area of wind-BEVs is 2–6 orders of magnitude less than that of any other option. Because of their low footprint and pollution, wind-BEVs cause the least wildlife loss. The largest consumer of water is corn-E85. The smallest are wind-, tidal-, and wave-BEVs. The US could theoretically replace all 2007 onroad vehicles with BEVs powered by 73000–144000 5 MW wind turbines, less than the 300000 airplanes the US produced during World War II, reducing US CO2 by 32.5–32.7% and nearly eliminating 15000/yr vehicle-related air pollution deaths in 2020. In sum, use of wind, CSP, geothermal, tidal, PV, wave, and hydro to provide electricity for BEVs and HFCVs and, by extension, electricity for the residential, industrial, and commercial sectors, will result in the most benefit among the options considered. The combination of these technologies should be advanced as a solution to global warming, air pollution, and energy security. Coal-CCS and nuclear offer less benefit thus represent an opportunity cost loss, and the biofuel options provide no certain benefit and the greatest negative impacts


il problema è che l'america ha jacobson e obama e ce la farà...l'abruzzo invece per le scelte ambientali si affida ancora oggi (Chiodi non ancora rinnova la composizione del comitato VIA e non ci è dato sapere se lo farà a breve..) a veterinarie di paese con kefiah e borse di tolfa minimaliste, magari che si aggirano in regione con aria da sessantottarde e scarpe da Trekking indossate in città, nominate dai vari caporali e caramanici che hanno allignato in regione negli ultimi sciagurati anni delturcheschi del petrolio e nefandezze sanitarie-giudiziarie, premiati per questo loro "splendido" modo di pensare con la rielezione in consiglio regionale...Roba che neanche in Burundi..
La questione non è stata mai veramente tecnica ma solo e solamente politica. E' più che chiaro in che direzione gira il mondo, ma bisogna avere le palle di rimuovere questi ostacoli. Quale obiettività può avere nel valutare le cose che dice jacobson a partire dall'eolico una persona che è promotrice di associazioni contro gli impianti a fonte rinnovabile e contemporaneamente poi stare nelle sedi dove, con somma neutralità, bisognerebbe decidere della loro sorte?
che cazzo di regione è questa quà dove una turbogas viene autorizzata in dodici mesi, un centro oli ottiene tutti i pareri favorevoli in estrema sordina e 5 ( diconsi cinque ) pale eoliche a San Giovanni Lipioni abbisognano di 5 ( diconsi cinque ) anni di istruttoria e pene?