martedì 28 ottobre 2008

per le rime...In risposta al Poeta Bondi.

mi sono dilettato in versi contro questo aborto vivente. Capisco quasi l'utilità di molte cose fastidiose, dai moscerini a Maria de Filippi, ma Bondi, B-O-N-D-I !!!! quello proprio no...
così, all'insigne poeta mi andrebbe di rispondere così:

«Donde sorse quest'uomo,
specialista in leccata?
dal Silvio partorito
mediante una cacata?.»

il motivo? leggete qui...

Nuovo stop al progetto di parco eolico off-shore proposto dalla società Effeventi nell'Adriatico, al largo della costa molisana.Dopo il parere positivo espresso lo scorso giugno dalla commissione VIA-VAS, l’iniziativa si è infatti scontrata con l’opposizione del ministero per i Beni Culturali, che a differenza del ministero dell’Ambiente, è contrario all’eolico al largo delle coste molisane.Lo ha confermato alla stampa locale la Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici del Molise, la cui istruttoria è servita da base al dicastero guidato da Sandro Bondi per esprimere il diniego, che è stato fondato sul decreto ministeriale 2 febbraio 1970 di “vincolo ambientale della fascia costiera”.Si profila a questo punto uno scontro tra il Ministero dei Beni Culturali e il Ministero dell’Ambiente (favorevole al progetto) , che devono entrambi firmare il decreto di autorizzazione del progetto di Effeventi.Se i Beni culturali non dovessero cambiare idea, la società milanese dovrà probabilmente spostare l’impianto a una distanza maggiore dalla costa.
Ricordiamo che il progetto prevede l'installazione di 54 aerogeneratori da 3 MW ciascuno (potenza totale 162 MW) ad una distanza minima di 4,5 km al largo di Termoli.Il parere negativo dei Beni Culturali è stato salutato con soddisfazione dal presidente della Provincia di Campobasso, Nicola D’Ascanio, che, assieme alla Regione Molise e agli enti locali interessati, si oppone da tempo al progetto di Effeventi.


bondi coglione cosmico e pericoloso. accetterei volentieri una denuncia da questo cilatrone per smerdarlo...

domenica 19 ottobre 2008

cialtronismo e ambientalismo all'abruzzese...

guardate la "singolare" sequenza temporale dei due articoli pubblicati in questi mie due ultimi posts. Cosa ne potete evincere ? che certe "associazioni" ambientaliste erano impegnate a combattere gli impianti a fonte rinnovabile nello stesso momento in cui il buon piccinino annunciava "urbi et orbi" l'approvazione del Centro oli. Oggi, gli stessi personaggi sbagliati hanno sposato la causa giusta, per opportunismo? a pensar male si fà peccato... Verrebbe da dire "ben arrivati"! poi si permettono anche il lusso di essere intervistati dalle televisioni come gli unici depositari della protesta...
la cosa più vergognosa è la presenza vicino casa mia della faccia da ...di un consigliere appartenente alla maggioranza di DEL TURCO, che senza vergogna o tema di impunità sceglie come slogan "per un Abruzzo senza centro oli". Forse sarebbe meglio un abruzzo senza caporali ma con più uomini, che ne dite?
E' venuto il momento di chiedere a Gianni Chiodi , sicuro prossimo presidente della regione, oltre ad un impegno concreto,inequivocabile e chiaro contro il centro veleni anche che cosa ne pensa della colossale truffa dei finanziamenti alle riserve regionali gestite da "certe" associazioni e della presenza di certi soggetti all'interno del comitato VIA obiettivamente del tutto dequalificati per il ruolo che ricoprono ma imposti sotto la spinta demagogica che deriva dal potere di "confusione" e "ricatto" demagogico in possesso di queste "associazioni".
Sogno un ambientalismo in mano agli scenziati e non nelle mani dei cialtroni parassiti carrieristi, Sogno un comitato VIA in cui ci siano luminari dei vari settori e non veterinari di paese autopraclamantisi "esperte di uccelli" ( và a capire quali,poi...), sogno un comitato VIA dove ci siano professori di geologia e non, per esempio il geologo amico di chi lo nomina...
sogno un comitato via che blocchi il centro oli e non gli impianti a fonte rinnovabile. Sogno un comitato via in cui un architetto (di cui non sono note le credenziali accademiche) , con tutto il rispetto, non abbia in mano il potere di vita o di morte sul futuro di questa regione. Sogno troppo, lo sò. Anche se non c'è più del turco e ci sarà Chiodi....
l'unica speranza è riposta nei tanti bravissimi abruzzesi che ho conosciuto in questi mesi e che combattono questa battaglia senza secondi fini e senza paura, a loro voglio dire che, nei limiti delle mie possibilità, sarò sempre dalla loro parte...



ABRUZZO. Il Comitato regionale sulla Valutazione di Impatto Ambientale ha bocciato il progetto del parco eolico proposto dalla Marsica Vento sulla cresta della Serralunga nei Comuni di Civita D'Antino e Collelongo.
BOCCIATO ANCHE PROGETTO DI CAPTAZIONE ACQUA DAL FIUME SANGRO «Siamo molto soddisfatti», ha dichiara Dante Caserta, Presidente del WWF Abruzzo, «e speriamo che questa decisione metta la parola fine a questa vicenda che si trascina da anni, nonostante sia stato dimostrato in tutti i modi che l'intervento proposto è dannoso per habitat prioritari e per una specie a rischio di estinzione come l'Orso».Su questo intervento, infatti, Il wwf si è sempre battuto, insieme al Comitato di cittadini, ma anche del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Corpo Forestale dello Stato, dei più importanti organismi di ricerca, nonché della stampa nazionale. La presenza nell'area dell'Orso è stata provata dal Corpo Forestale dello Stato, dall'Università La Sapienza di Roma e dal Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise: tutti i maggiori ricercatori sostengono che l'area di Serralunga costituisce un corridoio ecologico per l'Orso, tanto che nelle linee di indirizzo del PATOM – lo strumento di gestione dell'Orso, in fase di predisposizione, di cui la Regione Abruzzo dovrebbe essere parte determinante – viene chiaramente escluso ogni intervento impattante e pregiudizievole alla conservazione della specie in quest'area.BOCCIATO ANCHE PROGETTO DI CAPTAZIONE ACQUA DAL FIUME SANGRO Ieri il Comitato regionale Via ha bocciato anche i due impianti idroelettrici progettati sul Fiume Sangro nei comuni di Fallo e Borrello.Il Wwf, che è stato ascoltato dal Comitato, ha fatto osservare come i due interventi non possono essere autorizzati perché la Regione Abruzzo ha recentemente approvato una moratoria sui nuovi impianti di produzione elettrica in attesa di uno studio sulle risorse disponibili complessive di competenza della Giunta regionale.Inoltre, il Wwf ha evidenziato come i due progetti ricadono in un'area in cui è stata accertata, sia dall'Università di Isernia, sia dal Corpo Forestale dello Stato, la presenza della Lontra, una tra le specie più a rischio dell'intera fauna italiana. Il fiume Sangro rappresenta la porzione più settentrionale dell'area della lontra sul versante adriatico: «la scoperta», ha ribadito il presidente dell'associazione ambientalista Dante Caserta «è importantissima per la conservazione della specie in Italia».Il Comitato ha anche dato parere contrario al progetto presentato dal Consorzio di Bonifica Centro per l'utilizzazione a scopi irrigui del Torrente Arielli nei Comuni di Crecchio, Ortona e Tollo.L'intervento comporterebbe l'utilizzazione di quasi tutta la portata del torrente con perdita della residua capacità di autodepurazione del corso d'acqua che, secondo i monitoraggi condotto dalla Regione Abruzzo, presenta un grado di inquinamento di terzo livello (categoria "ambiente inquinato").Il Wwf aveva segnalato altre opere che sarebbero «necessarie» per gestire correttamente questo torrente: migliore efficienza per le attività di irrigazione, allargamento delle fasce arboree ripariali (per fare da filtro agli inquinanti che derivano dall'agricoltura), realizzazione di piccole aree umide importanti sia per l'irrigazione che per la fitodepurazione.


(primadanoi.it 28/07/2007 10.43)

onore alle donne e agli uomini veramente LIBERI del CNV.

martedì 14 ottobre 2008

PICCININO!!!!!! ah ..che te possino...dicci un pò: si stà comodi a scrivere in ginocchio?

l'autore di questo "memorabile" pezzo è lo stesso che si faceva dettare gli articoli dal "conte di cavour"...quando si dice "stampa libera"!!!

Eni, via libera al centro petroli di Ortona
Investimento di 100 milioni di euro per produrre 7 mila barili al giorno
di Maurizio PiccininoORTONA. Cento milioni di euro di investimento; trecento posti di lavoro, la produzione di circa 7 mila barili di petrolio al giorno. Sono le cifre del progetto concordato tra l'Eni e i sindacati di settore. L'incontro si è tenuto martedì e l'azienda di Stato, dopo mesi di valutazioni e studi, ha dato il via libera alla produzione di idrocarburi e lo sfruttamento del pozzo petrolifero di contrada Feudo di Ortona. L'impianto che verrà realizzato sarà un centro oli che prevede l'estrazione e l'immissione del greggio in una conduttura che attraverserà l'area collinare a nord di Ortona, fino a contrada San Pietro dove gli idrocarburi saranno riversati nelle mega cisterne dell'Agip petroli.Da lì un oleodotto già esistente assicurerà il passaggio fino al molo nord del porto di Ortona dove attraccano le navi cisterna che fanno la spola con le raffinerie del centro sud. Per evitare un impatto ambientale, l'impianto prevede che la conduttura Feudo-San Pietro sarà interrata di 3 metri e chiusa all'interno di una struttura di cemento armato. «La sensazione che abbiamo è positiva», conferma Donato Primante responsabile della Femca Cisl, «l'Eni è convinta che il centro oli deve essere realizzato. L'azienda ha preso contatti con l'amministrazione comunale. Nel passato l'Eni aveva discusso sulla reale necessità di realizzare un nuovo impianto di produzione, adesso questi dubbi sono stati superati.E' stata indicata anche una cifra, 100 milioni di euro per realizzare l'impianto. Una struttura che permetterà il raddoppio della produzione regionale, per arrivare a circa 15 mila barili al giorno. Anche la parte occupazionale promette bene. Per la realizzazione dell'impianto saranno coinvolte circa 300 persone, poi le assunzioni oscilleranno tra le 70 e le 100 unità. L'Eni ha anche dato garanzie di sicurezza e tutela ambientale». All'incontro con l'Eni hanno partecipato: Donatino Primante(Femca-Cisl); Lamberto Vespasiano(Filcea-Cgil);Dragani Alessandro, «Uilcem-Uil).

(da "Il Centro 05 luglio 2007)

venerdì 10 ottobre 2008

Non tutto il petrolio vien per nuocere ...( vi assicuro non sono impazzito..)

Oggi vi racconto una storia. Che in parte s’intreccia con la mia. Spero di non annoiarvi. 10 anni fa ho iniziato questo lavoro su alcuni impianti idroelettrici. Successivamente fui sposato sul settore eolico, non mi affascinava, non ci capivo niente e sostanzialmente non me ne fregava un cavolo. Anche il mondo dell’energia, dovete sapere, ha le sue gerarchie. Lavorare ad un impianto idroelettrico, o meglio concepirlo, è sempre da considerasi come giocare in serie A, diciamo, perché ci si sente l’elite sopraffina, bisogna avere competenze idrauliche, ambientali, meccaniche, geotecniche e anche sulla generazione elettrica molto spinte, bisogna avere una vasta preparazione e una gran capacità di sintesi di tutti gli aspetti, abbiamo a che fare con opere assolutamente prototipiche, non c’è nulla che possa essere fatto in serie, non è permesso sbagliare i dati in ingresso come portata, salto, il concept idraulico e meccanico della macchina, gli organi di intercettazione, le valvole, le paratoie i canali di adduzzione e rilascio….insomma un lavoro complesso, per pochi pazzi scontrosi che riescono a isolarsi a tratti dal mondo e a disegnare le loro follie. Per me che da quel mondo venivo, essere retrocesso a resposnsabile per le campagne anemologiche era come passare dal Milan alla Ternana. Mi viene affiancato un giovane ingegnere neolaureato, meccanico, uno che era un portento con la logistica, a capo della squadra montatori, un inguaribile sognatore. Mi parlava sempre di inventare un sistema per posare le WTG in mare, anche sui fondali profondissimi dei mari italiani: “se ci sono le piattaforme petrolifere…”. La mia consueta risposta era “ per adesso speriamo di metterli sulla terraferma, gerardo,… Dopo circa un anno una mattina mi dissero che Gerardo se n’era andato senza neanche preavvisare. Mollato lavoro, amici, azienda in un batter d’occhio. Da allora non l’avevo rivisto né sentito. Il 3 ottobre ero in fiera a Roma, e passo distratto davanti all’ennesimo stand, mi sento chiamare, è gerardo. Dopo i soliti convenevoli scopro di che cosa si è occupato fino ad oggi. E mi racconta del sogno, diventato realtà, con l'aiuto di Martin, un'altro comune amico tedesco, del progetto BLU H (pron. Blueage). Ecco di che cosa si tratta, e scoprite voi stessi cosa cavolo centra il petrolio con gerardo, le coste abruzzesi, il centro oli, ortona, ecc. .. d’altra parte non fu forse Nobel, l’inventore della dinamite, a dar vita all’omonimo premio mondiale per la pace nel mondo?

http://www.bluehgroup.com/