prendono soldi per la "gestione" delle riserve, le cooperative a loro collegate non sono state mai controllate dall'ispettorato del lavoro, godono della loro posizione di presunta e pompata mediaticamente "credibilita'" facilmente smentibile. a fronte di pagine e pagine di ricerche e studi, loro stilano la loro paginetta offensiva e denigratoria contro il lavoro altrui e chiedono ai proni dirigenti regionali di "seguire" le loro rigide direttive consistenti nel NO a tutto....
in Abruzzo non è mai sorto un comitato contro l'eolico, tutte le azioni di blocco sono venute solo e sempre dalle solite tre-quattro persone riconducibili a detto internazionale "movimento", spesso formidabile trampolino di lancio per "fulgide" carriere politiche e nucleariste. Non si nega mai un posto a chi può rovinarti la tranquillità della carriera in regione mediante un articolo sul giornale o altra tecnica più o meno sputtanengiante. L'eccezione è rappresentata dal Centro oli, impianto che completa l'iter senza che gli occhiuti e ben introdotti "ambientalisti" "dabliu-dabliu-eff" se ne accorgano. Intanto decine, se non centinaia, di migliaia di abruzzesi si appassionano alle vicende del centro oli.: gente normale, popolo vero senza colore e di tutti i colori, un movimento semplice e veramente spontaneo. A quel punto per Caserta e il suo caravaserraglio sembra essere davvero troppo: debbono inseguire, mettere cappello, accreditarsi come gli unici duri e puri, sentendosi anche un pò derubati dalla certo non voluta esposizione mediatica di un gruppo di persone che crede in quello che fa e lo fa bene, costringe la politica abruzzese a fare i conti con la nuova realtà petrolifera della regione, costringe il capo del governo a prendere posizione (se son rose....ma questo è un altro discorso)...
E allora, che inventarsi per tappare le falle del sistema di potere dello pseudoambientalismo abruzzese di professione? Invitare Maria Rita e un attimo dopo tornare sui giornali come i "più fichi del bigoncio".
C'è sempre qualcuno che non ci crede , Dott. Caserta, e finchè avrò tempo e tastiera cercherò di smentire il GRANDE INGANNO dell'ambientalismo abruzzese, ne stia pur certo.....
1 commento:
Mi sono iscritta al WWF per la battaglia da loro impostata sulla grande crisi dell'acqua che abbiamo avuto in Val Pescara, e partecipo convinta a tutte le iniziative. Ho conosciuto personalmente i partecipanti e non si sembra proprio che la situazione sia così come la descrivi. La lotta a favore dell'ambiente va fatta, sempre, che uno si chiami WWF o pinco pallino. La tutela della salute è al primo posto, e più siamo meglio è... Se ne dicono tante del WWF, ma non vi siete mai chiesti se per caso è soltanto per denigrare questo istituto? E' semplicemente una associazione di persone, che cercano di combattere insieme per un fine comune. Punto.
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